Nel 2017 il New York Times celebra il rinascimento gastronomico calabrese come “un’autentica rivoluzione” e consiglia ai propri lettori di tutto il mondo di visitare la Calabria per la sua sorprendente e innovativa proposta food. Qualche mese più tardi – è l’estate del 2018 – nasce Kalavrì che a quella rivoluzione partecipa con il contributo di uno dei talenti incoronati proprio dal New York Times: lo chef calabrese 1 stella Michelin Luca Abbruzzino. Con Abbruzzino c’è anche Michele Intrieri, fondatore della Scuola Italiana Pizza, allievo e poi collaboratore del maestro panificatore Piergiogio Giorilli, icona degli impasti per molte generazioni. Kalavrì è un modo antichissimo per dire “Calabria”. Il sogno? Portare a tutti, in tutto il mondo, attraverso una pizza contemporanea e irresistibile, il buono di una terra complessa, bellissima e ancora sconosciuta. Radici e Ali è uno dei motti all’origine di Kalavrì.
Da noi troverete una “pizza alla pala”: alta idratazione, farine selezionate e maturazione di oltre 40 ore. I nostri impasti vengono preparati – secondo le indicazioni del Maestro Intrieri – esclusivamente nelle nostre cucine. Vengono poi confezionate in atmosfera modificata per essere utilizzati in cottura in un momento successivo. L’ATM rende le nostre pizze ancora più soffici e digeribili, spingendole verso un’inconfondibile «scioglievolezza»: un puro godimento che per Kalavrì è ormai marchio di fabbrica. Le farciture d’alta cucina di Luca Abbruzzino rendono poi il viaggio nel gusto ancora più esclusivo e avventuroso. La Calabria è un incredibile scrigno di tesori enogastronomici e risulta essenziale per affermare la nostra identità… Ma lasciamo aperta sempre una finestra sul mondo, così da far entrare tutto quanto di buono e giusto riusciamo a scorgere. Ecco perché il nostro più che un «Km 0» è un «km buono»!